Alp flix

Torbiere dell’Alpe Flix

La coltivazione estensiva e plurisecolare dei terrazzi alpini dell’Alpe Flix ha prodotto una topografia unica caratterizzata da torbiere alte e paludi, prati da sfalcio e pascoli.

Ieri...

10 000 anni fa l’Alpe Flix era sepolta sotto una coltre di ghiaccio spessa 1000 metri. Il ghiacciaio del Bernina ricopriva tutta la superficie. La sua presenza ha plasmato avvallamenti e colline. L’enorme pressione del ghiacciaio ha reso il sottosuolo stagno, impedendo il deflusso idrico e conducendo alla progressiva formazione di torbiere.

 Attorno al 1350, sull’Alpe Flix si insediarono i Walser che rasero al suolo i boschi di cembri per guadagnare terreni pascolabili il cui sfruttamento estensivo, durato secoli e secoli, ha plasmato un paesaggio rurale unico con prati e pascoli, separati da muri a secco. Inoltre dal giacimento denominato «Gruba» fino al XIX secolo si estraeva ferro e rame.

... e oggi

Quattro famiglie vivono sull’Alpe Flix durante tutto l’anno. D’estate l’alpe si popola, con l’arrivo di 160 capi di bestiame (manzi e mucche), 250 pecore e alcune capre.
Soltanto lo sfruttamento estensivo consapevole da parte dei contadini di montagna può preservare la peculiarità di questo paesaggio. I prati paludosi vengono falciati per evitarne l’incespugliamento.
Dal 1988 sono organizzati, con la collaborazione di Pro Natura, fino a tre soggiorni di una settimana rivolti ai giovani e agli adulti. I volontari ripuliscono i pascoli, recintano le torbiere vulnerabili e ricostruiscono i muri a secco.
È soprattutto nei fine settimana che si fa sentire l’impatto del turismo sul paesaggio quando orde di turisti si riversano sulle rive del Lais Blos per fare picnic. Gli escursionisti che abbandonano i sentieri distruggono inoltre ripetutamente la fragile vegetazione che cresce lungo le rive del lago.

"Alpe Flix, l’isola del tesoro"

Pini montani, arbusti nani e pennacchi crescono soprattutto nelle aree più secche. Le zone umide sono l’habitat di tricoforo e carice, ma anche di pennacchio e drosera, una pianta carnivora.
In occasione della seconda giornata GEO della biodiversità si sono individuate sull’Alpe Flix, su una superficie di sei chilometri quadrati e a un’altitudine compresa tra i 1550 e i 2300 m s.l.m., ben 2092 specie, tra cui 159 tipi di alghe, 228 di licheni, 524 sorti di fanerogame, 705 tipi di insetti e 18 di mammiferi. Inoltre è stata scoperta una nuova specie di lumaca notturna. In ragione di questa stupefacente biodiversità l’Alpe è stata ribattezzata «isola del tesoro».

Dettagli sulla riserva naturale

Accesso

Con l’autopostale da Coira, Tiefencastel o St. Moritz a Bivio (o Sur).

Ulteriori informazioni

Info

Comportamento in loco:
Sulle rive del Lai Neir vi preghiamo di non uscire dal sentiero escursionistico: se calpestata, la vegetazione palustre è irrimediabilmente distrutta.
Vietato campeggiare e accendere fuochi.